Ogni volta che leggo un libro vengo trasportato in un mondo fantastico. Mi convinco che tra quelle frasi “ordinate” esiste un genio artistico, lo stesso genio che ha un pittore quando si esprime con i suoi dipinti.

Sin dalle prime pagine lo scrittore mi prende per mano e fa del tutto per non farmi perdere nel labirinto delle sue fantasie. Magicamente mi trasporta nella ragnatela della trama letteraria e riesce a farmi interagire  nei dialoghi dei protagonisti, riesco senza fatica a districarmi nella “matassa” dell’intreccio, tanto da diventarne anch’io un personaggio.

Il libro, quando è avvincente, non termina mai e il mondo che si scopre leggendolo continua a vivere anche dopo la parola fine. Nella quotidianità del proprio vivere accade sempre qualcosa che si rapporta con quanto si è letto. Leggendo un libro riesci a vedere “il mondo che non c’è” e sembra così naturale da convincerti  di averlo sempre vissuto. Nel libro non esistono confini o censure, trovi sempre ciò che vuoi o chi vorresti essere. La tua fantasia diventa una barca che naviga in un mare di desideri, i sogni diventano la realtà che non incontreresti mai da sveglio e, anche se sai che è soltanto una virtuale esposizione della mente, ciò non ti impedirà di sentirtene pienamente appagato.

Esiste anche un altro mondo ed è quello dello scrittore stesso. Immagino che sia una persona che sa leggere nel cuore degli altri, ciò che riesce ad emozionarlo sa trasferirlo al lettore, lo sente soffrire o gioire per ciò che racconta, lo invita in un mondo surreale e in quelle pagine sa tramettere il suo sentimento, le sue passioni e le sue illusioni.

… lo scrivere è contemplare la parte mancante di se stessi e soltanto con lo scritto si può esternare il proprio sentimento e superare le proprie fragilità, illudendosi forse di sentirsi felici nel creare in ogni libro quel “paesaggio” che lo scrittore, inconsciamente, vorrebbe che gli altri inventassero per lui.

Testo scritto da Giuseppe Medile, detenuto nel carcere di Rebibbia, incontrato durante la presentazione di Lunavulcano 

 

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Isabella Schiavone

Giornalista professionista, scrittrice, istruttrice Mindfulness. Da luglio 2022 vice caporedattrice presso Rai Sport. Dal 2002 a giugno 2022 al Tg1, prima ad Uno Mattina, poi come inviata a Tv7 - Speciali, infine nella redazione Ambiente - Società - Sport come caposervizio.

Appassionata di inchieste sociali, ambientali e di storie di vita. Impegnata nel terzo settore.

Sono laureata in Sociologia a La Sapienza di Roma, specializzata in Giornalismo alla Luiss Guido Carli. Ho frequentato un corso di perfezionamento per inviati in aree di crisi della Fondazione Cutuli, che mi ha portato in Libano e in Kosovo embedded.

Ho iniziato a lavorare presto nelle radio e nelle tv locali, ho scritto per l'Ansaweb, per Redattore Sociale e per il Gruppo L'Espresso, mossa anche dalla passione per la multimedialità e l'online. Ho avuto il primo contratto in Rai al Giornale Radio, ho lavorato nella redazione Esteri del Tg2 e a Rai Educational, quando ero ancora universitaria.

Ho condotto la rubrica Tendenze del Tg1. 

Ho vinto il Premio Luchetta Hrovatin nel 2006, con un'inchiesta sulla droga a Scampia andata in onda a Tv7 - Speciali Tg1. Ho ricevuto nel 2016 il Premio Pentapolis - Giornalisti per la Sostenibilità, in collaborazione con Ispra, Ministero dell'Ambiente, Lumsa e FNSI. A maggio 2017 un mio servizio andato in onda al Tg1, sul riconoscimento delle unioni civili, è stato premiato da Diversity Media Awards, grazie al lavoro dell'Osservatorio di Pavia, come miglior servizio andato in onda sulla diversità. A settembre 2018 ho ricevuto il Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti nella categoria giornalismo. A maggio 2019 un mio servizio sull’autismo è stato candidato ai Diversity Media Awards. Da maggio 2022 sono Ambasciatrice Telefono Rosa per il mio impegno in difesa dei diritti delle donne e a sostegno dei minori. 

Amo e frequento l’Africa, dove ho realizzato due documentari autoprodotti, di cui uno girato con lo smartphone (quando ancora non aveva neanche lo zoom), andati in onda su Rai Uno.

A giugno 2017 è uscito il mio romanzo d'esordio, proposto al Premio Strega 2018, Lunavulcano (Lastaria Edizioni), i cui diritti d'autore sono devoluti in beneficenza in Africa. A settembre 2017 Lunavulcano ha vinto il Premio "Un libro per il cinema", dedicato alla memoria di Paolo Villaggio, organizzato dall'Isola del Cinema di Roma.

A settembre 2020 è uscito Fiori di Mango (Lastaria Edizioni), proposto al Premio Strega 2021.

Ho insegnato "Teoria e tecnica del giornalismo televisivo" all'Università di Tor Vergata e ho ricoperto il ruolo di docente, per i giornalisti, nel processo di digitalizzazione del Tg1.

Sono Istruttrice Mindfulness (o pratica dell'attenzione consapevole) e protocollo Mbsr (Mindfulness Based Stress Reduction) con diploma rilasciato da Sapienza Università di Roma e dal Center for Mindfulness della University of California of San Diego, nell'ambito del Master universitario di II livello "Mindfulness: pratica, clinica e neuroscienze" (110 e lode). Pratico meditazione Vipassana dal 2013 con Neva Papachristou e Corrado Pensa presso l'Ameco di Roma, con esperienze di intensivi e ritiri residenziali. Dal 2019 pratico anche il Tai Chi Chuan stile Yang.  Conduco gruppi di meditazione in presenza e online.