A Torre Mileto, anche la chiesa è abusiva. Piccolina, con l’apertura a forma di croce sul mare, i banchi in cemento all’aperto. Non consacrata, ma comunque abusiva.
E’ circondata dal filo spinato, segno del decadimento e dell’inaccessibilità. Sarà forse per questo che i vacanzieri, anch’essi abusivi, hanno eretto statue di ogni tipo in giardino. L’esemplare più quotato è senza dubbio Padre Pio.
Siamo in Puglia, provincia di Foggia, Comune di Lesina. La chiesetta sul mare e’ solo uno dei 2800 edifici di un villaggio costiero completamente abusivo, tirato su sulla sabbia e senza fondamenta.
Non c’è luce, la rete fognaria è senza allacci, le vie sembrano uscite da un fumetto: frutto della fantasia dei residenti, scritte a mano o, nei casi più fortunati, scolpite sul marmo. Toponomastica che parla di musica, personaggi passati alla storia per la lotta alla mafia e, inevitabilmente, figure religiose.
I residenti si sentono ingannati. Quando costruirono gli dissero di andare avanti, che tanto avrebbero fatto il condono. Hanno tirato fuori i soldi, e il condono non s’è mai visto. C’è anche chi paga l’Imu. Chissà, forse nella speranza che, così, la casa acquisisca legittimità. Alla loro casa abusiva ci tengono, ci hanno investito anni di risparmi e poi, vuoi mettere una bella villetta sul mare, oggi, dove la ritrovi?
A leggere le carte, almeno 800 di queste ville (alcune, di ex assessori ed ex sindaci) già non dovrebbero esserci più: la Regione Puglia ne aveva approvato l’abbattimento nel 2009, nel Piano d’intervento di recupero territoriale (Pirt).
Eppure, siamo a luglio 2013, e le villette sono tutte lì. Anche quelle disabitate.