Ecco un piatto tipico palermitano, realizzato rigorosamente con il broccoletto siciliano (o broccolo ramoso, quello di colore verde scuro con infiorescenze secondarie).

Per due persone, vi occorreranno: 200 – gr di spaghettoni (io ho usato i ‘Verrigni’, che rimangono bene al dente), 1 broccoletto di grandezza media (500 gr), una sarda (in alternativa, potete usare le acciughe), 1 spicchio d’aglio, 1 peperoncino, pecorino, sale.

Pasta con broccoletti siciliani e sarde
Pasta con broccoletti siciliani e sarde

Pulite i broccoletti con le infiorescenze, cuocetele al dente in acqua già bollente e salata e mettetele da parte. Eliminate le estremità e i semi del peperoncino e fatelo rosolare con l’aglio in una capiente padella antiaderente. Aggiungete le sarde, che dovranno sciogliersi, dopodiche’ unite al condimento i broccoletti e fateli insaporire.

Intanto, cuocete la pasta bene al dente e versatela nella padella del condimento, dove aggiungerete anche un paio di cucchiai dell’acqua di cottura. Fate mantecare per qualche minuto e poi spolverate con del pecorino grattugiato. Servite con un filo di olio a crudo.

In una di quelle serate, in cui rinnovi il patto di amicizia con le storiche amiche del cuore, ho accompagnato questo piatto deciso all’ultimo minuto con un Primitivo di Manduria (direi, fondamentale!)

Il broccoletto siciliano è naturalmente ricco di sostanze nutritive  (vitamine A, C, E, calcio, minerali e composti fenolici), che lo rendono particolarmente benefico per la salute. E’ una delle piante più antiche raccolte e coltivate dall’uomo, tanto che è stata alla base dell’alimentazione in Europa da oltre quattromila anni.

Voglio condividere con voi la mia enorme soddisfazione per l’acquisto di verdure biologiche online, a Km0, che mi arrivano direttamente davanti alla porta di casa all’alba!

Ok, il servizio costa un po’, non lo nego. Ma, in periodi particolarmente impegnativi con il lavoro (come questo) e dopo la chiusura del biologico vicino casa, si è rivelato un aiuto davvero prezioso: compro online, posso conoscere l’azienda produttrice e le tecniche di coltivazione e non ci penso più!

Così, mi sono arrivati questi stupendi broccoli siciliani di un’azienda di Ariccia, che serve i migliori ristoranti della Capitale. Il broccolo cresce su un terreno di origine vulcanica, soffice e ricco di minerali e viene poi nutrito dall’acqua del sottosuolo. La coltivazione rispetta metodi e tecniche che salvaguardano l’ambiente e mantengono vive le biodiversità del territorio.

 

Scritto da:

Isabella Schiavone

Giornalista professionista, scrittrice, istruttrice Mindfulness. Da luglio 2022 vice caporedattrice presso Rai Sport. Dal 2002 a giugno 2022 al Tg1, prima ad Uno Mattina, poi come inviata a Tv7 - Speciali, infine nella redazione Ambiente - Società - Sport come caposervizio.

Appassionata di inchieste sociali, ambientali e di storie di vita. Impegnata nel terzo settore.

Sono laureata in Sociologia a La Sapienza di Roma, specializzata in Giornalismo alla Luiss Guido Carli. Ho frequentato un corso di perfezionamento per inviati in aree di crisi della Fondazione Cutuli, che mi ha portato in Libano e in Kosovo embedded.

Ho iniziato a lavorare presto nelle radio e nelle tv locali, ho scritto per l'Ansaweb, per Redattore Sociale e per il Gruppo L'Espresso, mossa anche dalla passione per la multimedialità e l'online. Ho avuto il primo contratto in Rai al Giornale Radio, ho lavorato nella redazione Esteri del Tg2 e a Rai Educational, quando ero ancora universitaria.

Ho condotto la rubrica Tendenze del Tg1. 

Ho vinto il Premio Luchetta Hrovatin nel 2006, con un'inchiesta sulla droga a Scampia andata in onda a Tv7 - Speciali Tg1. Ho ricevuto nel 2016 il Premio Pentapolis - Giornalisti per la Sostenibilità, in collaborazione con Ispra, Ministero dell'Ambiente, Lumsa e FNSI. A maggio 2017 un mio servizio andato in onda al Tg1, sul riconoscimento delle unioni civili, è stato premiato da Diversity Media Awards, grazie al lavoro dell'Osservatorio di Pavia, come miglior servizio andato in onda sulla diversità. A settembre 2018 ho ricevuto il Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti nella categoria giornalismo. A maggio 2019 un mio servizio sull’autismo è stato candidato ai Diversity Media Awards. Da maggio 2022 sono Ambasciatrice Telefono Rosa per il mio impegno in difesa dei diritti delle donne e a sostegno dei minori. 

Amo e frequento l’Africa, dove ho realizzato due documentari autoprodotti, di cui uno girato con lo smartphone (quando ancora non aveva neanche lo zoom), andati in onda su Rai Uno.

A giugno 2017 è uscito il mio romanzo d'esordio, proposto al Premio Strega 2018, Lunavulcano (Lastaria Edizioni), i cui diritti d'autore sono devoluti in beneficenza in Africa. A settembre 2017 Lunavulcano ha vinto il Premio "Un libro per il cinema", dedicato alla memoria di Paolo Villaggio, organizzato dall'Isola del Cinema di Roma.

A settembre 2020 è uscito Fiori di Mango (Lastaria Edizioni), proposto al Premio Strega 2021.

Ho insegnato "Teoria e tecnica del giornalismo televisivo" all'Università di Tor Vergata e ho ricoperto il ruolo di docente, per i giornalisti, nel processo di digitalizzazione del Tg1.

Sono Istruttrice Mindfulness (o pratica dell'attenzione consapevole) e protocollo Mbsr (Mindfulness Based Stress Reduction) con diploma rilasciato da Sapienza Università di Roma e dal Center for Mindfulness della University of California of San Diego, nell'ambito del Master universitario di II livello "Mindfulness: pratica, clinica e neuroscienze" (110 e lode). Pratico meditazione Vipassana dal 2013 con Neva Papachristou e Corrado Pensa presso l'Ameco di Roma, con esperienze di intensivi e ritiri residenziali. Dal 2019 pratico anche il Tai Chi Chuan stile Yang.  Conduco gruppi di meditazione in presenza e online.