Verona, citta’ nata sull’Adige per motivi difensivi e mercantili. Oggi, citta’ minacciata dall’Adige, ma per cattiva gestione.
Localita’ Nassar, a Parona di Verona. Malgrado sia una zona gia’ esondata nel 1993, un piano di lottizzazione incombe dal ’74: a pochi metri dall’Adige dovrebbero sorgere undici edifici di 11 metri. Ed effettivamente se ne sente il bisogno, visto che sono solo 10mila gli appartamenti sfitti nel Comune di Verona, 50mila nell’intera provincia.
Ci spostiamo verso Quinzano, dove il progetto di una tangenziale di 12 Km, di cui 4 e mezzo in galleria, mette a rischio l’equilibrio idrogeologico, gia’ delicato, della collina. Il Traforo delle Torricelle sara’ un passante a nord di Verona, che dovrebbe decongestionare il traffico urbano di Veronetta e del Teatro Romano.
Per il passante Nord, secondo il Comune, non serve parere sismico, perche’ la zona e’ catalogata A3, a basso rischio. Ma anche Mirandola, Finale Emilia e Modena erano in zona A3. E abbiamo visto cosa e’ successo.
Secondo gli esperti, il traforo potrebbe costituire uno sbarramento al defluire dei corsi d’acqua sotterranei in Valdonega verso l’Adige, stagnando il terreno delle colline veronesi, gia’ di per se’ argillose. In poche parole: rischio frane.
Non va meglio nel vicentino, dove un’arzilla signora di Italia Nostra ci mostra come cementificazione e urbanizzazione abbiano messo a rischio il drenaggio del terreno.
Nella zona di Caldogno, due importanti alluvioni hanno insegnato ai cittadini a battersi per proteggersi. Per questo ci chiamano. Dopo l’ultima alluvione, il consiglio comunale di Caldogno aveva votato un bacino d’invaso per permettere il deflusso delle acque in piena. Il bacino non e’ ancora stato realizzato dalla Regione. La stagione delle piogge intense e’ in arrivo, e i cittadini temono disastri.
ad essere denunciato e’ anche che il sistema di drenaggio delle acque non e’ manutentato dai contadini oppure spesso tombinato dalle costruzioni.
“Quando a monte non si preparano le difese – ci dice l’elegante signora – a valle la citta’ sara’ fortemente alluvionata”. Una constatazione che potrebbe valere per molte situazioni in Italia, di questi tempi.