“E’ una passione, una tradizione, si sta vicino alla natura, all’aria aperta… c’e’ molto agonismo”.
M. e’ un cacciatore incontrato a Rieti. Un cacciatore vero. Appassionato da anni. Ha anche un allevamento. Vestito con abbigliamento mimetico, imbraccia il fucile con piglio sicuro. Sono curiosa di capire cosa animi gli appassionati di quello che per me, incomprensibilmente, viene definito uno sport: “Mettersi in gioco con le nostre capacita’”, mi risponde il cacciatore.
Lo so, il tema non ha nulla di nuovo. Non c’e’ la notizia, per cosi’ dire. A parte che, da oggi, si apre ufficialmente la stagione venatoria, dopo svariate richieste di proroga delle associazioni alla magistratura per l’estate di siccita’ ed incendi, che ha gia’ duramente colpito fauna e ambiente (14 milioni di animali morti, secondo la Coldiretti).
Faccio al cacciatore la piu’ banale delle obiezioni: la competizione non e’ ad armi pari. Ma lui non capisce a chi io mi riferisca: ai suoi compagni di “sport”? Ai cani addestrati?
L’uccello, che mira a colpire, insomma, non e’ proprio preso in considerazione. Non ha diritto a vivere. Il suo ruolo e’ predestinato.
“Ma loro hanno delle abilita’ superiori a quelle dell’uomo – mi risponde con falsa innocenza il cacciatore – sanno nascondersi, sono capaci di attendere per ore, di studiare la situazione… sono molto piu’ capaci gli animali di noi cacciatori… noi dobbiamo prendere fucili, cani, poi, se proprio siamo capaci, gli spariamo colpendoli”.
Ecco qui la giustificazione agli occhi di una giornalista a dir poco scettica, ma che comunque scrivera’ per la testata un pezzo equilibrato e che rappresenti tutte le istanze, come ovvio e come di consueto.
C’e’ da dire che rimango sempre sgomenta di fronte all’ipocrisia. Almeno il coraggio di dire le cose per quello che sono!
Intanto, intorno a noi, risuonano gli spari del primo giorno di caccia. Sono davvero dei boati fragorosi. Mi chiedo come queste persone possano rilassarsi in questo modo.
“E’ bello stare all’aria aperta, fare una camminata in compagnia, avere vicino i cani”… be’, questo lo si puo’ fare anche senza un’arma, replico…
“Fino a che la caccia non e’ aperta rispetto molto piu’ gli animali di tanti altri.. per esempio, non li investo per strada”… be’, anche queste sono virtu’, per qualcuno…