di Aida Antonelli
L’abbinamento cibo – vino è un compromesso sapiente tra principi base di riferimento organolettico e gusto personale: come dire, ci sono delle linee guida, ma l’esperienza e le preferenze di ciascuno fanno la differenza.
In presenza di pietanze dolci – e solo in questo caso – non vale la regola del contrasto bensì quella della concordanza. Il dolce va con il dolce, non ci si può sbagliare.
La bella ‘sfida’, il grande piacere di godere di un abbinamento riuscito, sarà allora quello di districarsi nell’intrigante mondo dei vini dolci: tanti, diversi, di gran fascino e piacevolezza. E pensare che il luogo comune li vorrebbe graditi esclusivamente dalle donne… una visione riduttiva, decisamente poco ver
itiera rispetto ad una realtà ampia ed interessante. Tra i vini dolci ci sono bottiglie indimenticabili, capaci di regalare assaggi sorprendenti.
Con i dolci a pasta lievitata, in genere l’abbinamento più adatto è quello con il Moscato d’Asti; un vino che si ottiene dal Moscato Bianco di Canelli, una delle numerose varietà della famiglia dei Moscati, vitigno aromatico a bacca bianca dal sapore delicato e inconfondibile. In questo caso, pensando al Cuore Bio e ai Bio Muffin Integrali, ben si adatta un vino come questo, fresco e beverino, che esalta i toni mordibi della pasta lievitata e sottolinea – senza coprire – l’aromaticità delle spezie e della frutta secca previste nella ricetta.
Di Moscato d’Asti in commercio se ne trovano moltissimi, diversi per stile e interpretazione: ma in generale potremmo dire che è un vino molto profumato e delicato, dal gusto pieno e relativa sapidità, a favore di una mineralità talvolta appena accennata, talvolta ben decisa e marcata.Quel che fa grande un Moscato d’Asti è la corrispondenza naso – bocca. Ovvero, i profumi di cui ci si inebria agitando solo un poco il bicchiere, li ritroviamo precisi all’assaggio. E’ un vino lineare, pulito, fresco, gradevolissimo. Tutt’altro che semplici, piuttosto si tratta di un’eleganza giocata sulla sobrietà. Un po’ come i dolci a pasta lievitata, ne’ complessi ne’articolati, ma buoni, genuini, i dolci da credenza realizzati con la magica alchimia di ingredienti semplici.
Dorati pieni, o gialli paglierini più o meno scarichi, i Moscato d’Asti spaziano da sentori di un fruttato gentile, come mele cotte, nespole, pesche bianche ad altri più aspri di mela golden e limone; i Moscati più complessi regalano invece profumi più pungenti di erbe aromatiche e fiori di zagara, melone invernale, albicocca e agrumi. E non è difficile riscontrare spesso lievi note eteree, poi puntuali all’assaggio, che ben sposano i sapori decisi e aromatici di spezie dolci e frutta secca, presenti anche nel ciambellone. Dolce ancora più morbido al gusto grazie allo yogurt nell’impasto, ma ugualmente particolare per la presenza della zucca o delle carote: una dolcezza bilanciata, non stucchevole, proprio come nei Moscato d’Asti migliori, dove questa caratteristica non è mai eccessiva. La freschezza di questa tipologia di vino, la sua spalla acida gradevolissima, lo rende l’accompagnamento ideale a questi dolci dalla consistenza soffice e granulosa.
Per chi non volesse scegliere una bevanda alcolica per abbinare questi dolci, magari gustati nel pomeriggio o al mattino per colazione, può optare per un buon tè: meglio se in foglia – le bustine sono molto pratiche, ma quanto si perde in fatto di qualità! – , da scegliere tra le numerose tipologie e miscele in commercio, così tante da soddisfare i gusti di ognuno.
Io ho provato il Cuore Bio con un Sencha al Ginseng rosso, tè verde buonissimo e di gran conforto in queste giornate invernali. Abbinamento riuscito, un’esaltazione di sapore reciproca.
Quanto ai Muffin Integrali e al Ciambellone, ma anche con i Cake al formaggio – nel caso del tè, la contrapposizione dolce-salato non serve – si può provare ad accostare un tè nero ai petali di rosa: delicato e soave al profumo, ma più strutturato e solido al gusto, rispetto al tè verde. Io consiglierei la miscela English Rose di Whittard, un black tea aromatizzato alle rose tra i miei preferiti.